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Il monumento funebre di Michelangelo Buonarroti

Il monumento funebre di Michelangelo Buonarroti

L'arte di Michelangelo è paragonata a quella di un grande artista della Classicità: la sua tomba è "l'arca di colui che nuovo Olimpo alzò in Roma a' Celesti". Buonarroti, morto vecchissimo (a 89 anni!) a Roma, avrebbe voluto essere sepolto in santa Maria Maggiore: tuttavia fregiarsi della sua tomba a Firenze sarebbe stato veramente prestigioso! Così il granduca Cosimo I de' Medici lo fece sottrarre dal nipote Lionardo e trasportare in città: dopo un funerale solenne in san Lorenzo, chiesa che lo stesso Michelangelo aveva contribuito ad abbellire, realizzandone la Sagrestia nuova, l'artista venne inumato in questo sepolcro, costruito sotto le indicazioni di Giorgio Vasari.
Ricordiamo che la tradizione dei sepolcri delle glorie fiorentine era iniziata nell'Umanesimo. In santa Croce sono sepolti due illustri umanisti, ossia Leonardo Bruni e Carlo Marsuppini. Proprio con questo monumento a Michelangelo la tradizione venne ripresa. Egli, da piccino, aveva vissuto poco distante da Santa Croce che, quindi, era la sua parrocchia. Come usava un tempo, i notabili usavano seppellire, in cambio di oboli, i propri cari in chiesa: i maggiori, nobili o ricchi, nelle cappelle gentilizie, gli altri, sotto al pavimento.